Linee guida e format per redigere il Programma (o syllabus)

Indicazioni per la stesura del Programma

In continuità con il processo di innovazione della didattica che è in atto nella Facoltà da alcuni anni e con l'esperienza recente della didattica online e mista mettiamo a disposizione un nuovo format per la stesura del Programma (o syllabus) delle attività formative (insegnamenti, laboratori, tirocini).¹ Ciascun docente è invitato a seguire le indicazioni qui fornite per la stesura o la revisione del/i Programma/i di ciascun insegnamento/laboratorio. La versione aggiornata del Programma deve essere inviata alla segreteria entro il 16 maggio. 

 Il nuovo format istituzionale fornisce struttura, indicazioni e esempi per la compilazione. Il significato dei termini utilizzati (cf Modello Tuning) è contenuto nel Glossario. 

Prima di elaborare o rivedere il Programma è utile rileggere le indicazioni sottostanti.

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1) Allineare i risultati di apprendimento

Nell'elaborare il Programma di un insegnamento/laboratorio è utile porsi le seguenti domande.

	In che misura le finalità dell'insegnamento e i risultati di apprendimento che mi aspetto di osservare negli studenti contribuiscono al raggiungimento del Profilo in uscita, cioé dei risultati di apprendimento del Corso (o dei Corsi) di studio in cui l’attività formativa è inserita? (Cf Profili in uscita dei Corsi di Studio della Facoltà che sono stati redatti in linea con i Descrittori di Dublino)
	2. In che misura i metodi di insegnamento, le attività di apprendimento, le procedure di valutazione sono ordinati al raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi?

2) Elaborare i risultati di apprendimento attesi (RAA)

Leggendo i risultati di apprendimento attesi, gli studenti devono poter avere una chiara visione di quel che è richiesto loro di dimostrare di conoscere, comprendere e saper fare al termine del processo di apprendimento.

I risultati di apprendimento attesi:

• devono essere formulati con linguaggio chiaro e comprensibile, dalla prospettiva dello studente ("Al termine dell’insegnamento, lo studente sarà in grado di…”),
• identificando il livello di performance richiesta allo studente e il contenuto che deve essere appreso e 
• sono misurabili attraverso la valutazione finale (che accerta “se e quanto” lo studente abbia raggiunto il risultato di apprendimento atteso).

Un risultato di apprendimento atteso deve comprendere, pertanto, tre elementi:

1. un VERBO (o più) che indica cosa ci si attende che lo studente sappia e sappia fare al termine del percorso di studio (cf Tassonomie);
2. un termine che indica "su cosa" o "con che cosa" lo studente sta agendo (generalmente l’OGGETTO del verbo);
3. un termine che indica la natura (il CONTESTO o lo standard) della performance richiesta.

Esempi:

Alla fine dell'insegnamento (laboratorio o altra attività formativa) lo studente dovrebbe dimostrare che

• • utilizza un lessico base e dimostrare di sapersi orientarsi senza equivoci nelle problematiche teoretiche
  • riconosce le fondamentali strutture argomentative del discorso filosofico
  • individua i fenomeni sociali che hanno una rilevanza educativa e che necessitano di chiavi di lettura e intervento di tipo pedagogico
  • valuta criticamente un progetto di ricerca sperimentale in campo educativo
  • si orienta nella produzione normativa al fine di ricercare una fonte o attivare procedure
  • è in grado di descrivere le principali caratteristiche dei servizi socio-educativi in cui andrà a svolgere il tirocinio pratico

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¹ Con l’espressione “attività formativa” (o unità formativa nel Tuning) ci si riferisce ai singoli insegnamenti, seminari, laboratori e altre attività (tirocinio,…) che compongono il Piano di studio di un Corso di Laurea/Laurea Magistrale.