Il Processo di Bologna è un processo dinamico di riforma a carattere europeo iniziato nel 1999 che ha per obiettivo la realizzazione entro il 2010 di uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore coerente e coeso. Si tratta di un grande sforzo di convergenza dei sistemi universitari europei teso a raggiungere una organizzazione che garantisca :
trasparenza e leggibilità dei percorsi formativi e dei titoli di studio;
possibilità concreta per studenti e laureati di proseguire agevolmente gli studi o trovare un'occupazione in un altro paese europeo;
maggiore capacità di attrazione dell'istruzione superiore europea nei confronti di cittadini di paesi extra europei;
offerta di un'ampia base di conoscenze di alta qualità per assicurare lo sviluppo economico e sociale dell'Europa.
La caratteristica del Processo è l’adesione libera e volontaria dei paesi partecipanti: non esiste nessun trattato internazionale vincolante. E’ inoltre importante sottolineare che il processo non si propone l’armonizzazione dei sistemi di istruzione europei: persegue il mantenimento delle loro diversità e specificità all’interno però di una cornice comune.
45 i Paesi europei partecipanti: Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bosnia e Herzegovina, Bulgaria, Città del Vaticano, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica ex-Yugoslavia di Macedonia, Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Serbia e Montenegro, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria.
Membri consultivi: Consiglio d'Europa, EI (Education International Pan-European Structure), ENQA (European Network for Quality Assurance in Higher Education), ESIB (European National Union of Students), EUA (European University Association), EURASHE (European Association of Institutions in Higher Education), UNESCO-CEPES (European Centre for Higher Education) e UNICE (Confederation of European Business).
Due volte all’anno riunioni del Bologna Follow-up Group (Gruppo dei Séguiti di Bologna) composto dai rappresentanti di tutti i paesi firmatari e dalla Commissione Europea + rappresentanti istituzioni (membri consultivi). Attualmente particolare attenzione è rivolta all’analisi dei progressi in relazione ai cicli di studi, qualità e riconoscimento, in riferimento a: * applicazione dei criteri e delle linee guida proposte dall'ENQA; * realizzazione degli schemi nazionali di riferimento per i titoli; * rilascio e riconoscimento dei titoli congiunti, anche a livello di dottorato; * creazione di percorsi di istruzione superiore flessibili, con procedure per il riconoscimento dell'apprendimento effettuato in altri. Inoltre: Gruppo di lavoro sullo Stocktaking: rapporti sul livello di attuazione delle linee prioritarie in ogni paese partecipante (Country scorecards) accompagnati da raccomandazioni.
Livello nazionale:
Gruppo di Bologna Promoters (promotori) nazionali: svolge principalmente attività di informazione e divulgazione;
Coinvolgimento del governo e, in particolare, del Ministro titolare dell'Istruzione superiore (in Italia Ministro del MIUR), della Conferenza dei Rettori o di altre Associazioni di istituzioni di istruzione superiore, delle Organizzazioni studentesche e, in alcuni casi, anche delle Agenzie per l'accertamento della qualità, delle Associazioni imprenditoriali o di altre organizzazioni di rilievo, per l’attuazione di riforme nazionali.
Livello istituzionale: coinvolgimento nel processo di riforma di Facoltà, Dipartimenti, Corsi di Studio e altri attori istituzionali con priorità diverse da paese a paese e da istituzione a istituzione.
Obiettivi specifici
2 cicli definiti (1° e 2° livello - vedi Descrittori di Dublino) + 3° ciclo di dottorato (vedi sotto). Include uno schema europeo di riferimento per i titoli accademici - basato su carico di lavoro, livello, risultati di apprendimento, competenze e profilo professionale;
promozione della mobilità (Erasmus, prestiti e borse nazionali, organizzazione di titoli congiunti, Erasmus Mundus, ecc.);
2° pilastro della società basata sulla conoscenza: la ricerca (Spazio Europeo della Ricerca) - potenziare il suo ruolo; - aumentarne i finanziamenti; - sinergia fra istruzione e ricerca; - sostenere reti di istruzione a livello di dottorato ed eccellenza.