Mettere l’apprendimento al centro dell’azione didattica ha implicazioni dirette sulle pratiche valutative. Oltre alla valutazione “dell’apprendimento”, in termini di misurazione del risultato finale, è importante mettere in campo dispositivi di valutazione “per l’apprendimento” come accompagnamento dei processi di acquisizione di conoscenza da parte dello studente. In entrambi i casi l’apporto e il coinvolgimento degli studenti è richiesto e valorizzato per la definizione di parametri, criteri, modalità e strumenti di valutazione (Tab. n.1).
Tab. n. 1: Modalità e strumenti di valutazione per l'apprendimento e dell'apprendimento
Questionari, griglie per osservazioni reciproche, interviste, peer-feedback, peer-review,...
Etero-valutazione
Quesionari, interviste, prove di valutazione, test, griglie di osservazione e valutazione, report,...
Queste due forme operano in modo integrato e sinergico:
nella valutazione dell'apprendimento la rilevazione punta ad apprezzare il risultato finale conseguito (valutazione sommativa) attraverso prove (esami, testing, prove strutturate,...) a prevalente carattere quantitativo per la rilevazione del profitto;
nella valutazione per l'apprendimento si interviene facendo ricorso in particolare a prove qualitative e azioni di feedback, con l’obiettivo di favorire negli studenti processi di apprendimento, auto-apprendimento e auto-valutazione, nella direzione di una valutazione formativa.
Gli esami
Gli esami richiedono criteri e metodi di misurazione e di valutazione chiari, comunicati agli studenti in anticipo; devono essere svolti in maniera equa ed uniforme per tutti, in conformità con le procedure comunicate e, se possibile, alla presenza di più valutatori. Le prove d’esame permettono agli studenti di dimostrare la qualità e i livelli dei risultati di apprendimento conseguiti, per questo sarebbe opportuno fornire loro Feedbacke consigli adeguati sui processi di apprendimento.
L’influenza rilevante della valutazione sull’apprendimento e l’acquisizione di abilità trasversali e disciplinari implica che i docenti siano posti nella condizione di essere aggiornati sui metodi e sulle tecniche d’esame e dispongano di adeguate competenze a livello docimologico. Rendere gli studenti protagonisti attivi delle loro acquisizioni richiede al docente specifiche competenze per saper utilizzare consapevolmente differenti dispositivi di valutazione. L’attività didattica e formativa si qualifica, del resto, in un contesto dinamico e compartecipato, fondato sulla partnership tra chi insegna e chi apprende. Gli studenti devono essere pertanto invitati ad avere un ruolo attivo non solo nel processo di apprendimento, ma anche in quello di valutazione.
Fonte: ANVUR, Linee di indirizzo per lo sviluppo professionale del docente e strategie di valutazione della didattica in Università (Quarc), 2018. [Download]